IL TEATRINO DI LUNARIA. L’OPERA DEI BURATTINI IN SPAZI MAGICI
Il Teatrino di Lunaria ha inaugurato la stagione natalizia con le fiabe della tradizione popolare e i burattini costruiti a mano nel Laboratorio DArt.
Dopo il successo di domenica scorsa, Il Teatrino di Lunaria, la compagnia teatrale fondata nel 2013 dalla Cooperativa Sociale Lunaria, prosegue la stagione natalizia con la fiaba “Sperso per il mondo”, che andrà in scena il 20 dicembre, alle 17. E tornano il 27 dicembre, sempre alle 17, le opere “La finta nonna” e “Gli indovinelli di Caterina”. Tutti gli spettacoli hanno la regia di Margherita Smedile e Isolina Vanadia.
Una squadra di burattini fatti a mano, pronti per portare in scena le favole italiane e siciliane della tradizione popolare. Tratto da una favola di Italo Calvino inserita nella raccolta
“Fiabe italiane”,
“La finta nonna” è la versione originale del più noto Cappuccetto Rosso e vede in scena otto burattini a guanto e a bastone. Al posto del lupo cattivo fa la sua comparsa un’orca pelosa. Altri personaggi fantastici accompagnano il cammino della bambina: gli alberi del bosco e l’usignolo, la Porta Rastrello e il Fiume Giordano.
“Gli indovinelli di Caterina” è tratto invece dalla fiaba “La scaltra contadinella”, che apre la raccolta di fiabe siciliane di Laura Gonzenbach. Protagonista è un’intraprendente ragazza chiamata Caterina in ricordo della giovane narratrice Caterina Certo di San Pietro in Monforte, il cui ritratto compare nell’edizione originale delle Fiabe (Lipsia, 1870). Attraverso quattro indovinelli Caterina riesce a informare il Re dello stolto comportamento del suo staffiere e a conquistarne il cuore.
Anche “Sperso per il mondo” è tratto da un’antica fiaba siciliana, riportata da Italo Calvino nella sua raccolta. Racconta del viaggio e delle peripezie di Peppi, un ragazzo siciliano umile ma ingegnoso e in cerca di fortuna che, dopo alterne vicende, grazie al suo coraggio e all’aiuto di un bue fatato e di altri personaggi magici conquisterà la ricchezza e riuscirà a diventare re. Lo spettacolo, suddiviso in cinque atti, nasce per un pubblico di bambini, ma saprà trascinare anche le famiglie.
“Il Teatrino di Lunaria – spiega Isolina Vanadia – è un modo per interpretare con sensibilità contemporanea un modo di fare teatro antico e popolare. I burattini diventano così un potente strumento pedagogico per bambini e ragazzi”.
Saranno le fondatrici della Cooperativa Lunaria, F
rancesca Billè, Serena Dascola e Alessandra Licata, ad interpretare i tanti ruoli sulla scena e a dare vita ai burattini. Il
Teatrino di Lunaria si fonda sul lavoro svolto da una compagnia integrata, formata da persone abili e disabili appassionate di teatro di figura, una compagnia stabile e consolidata dal progetto di produrre e portare in scena l’opera dei burattini. Proprio i burattini utilizzati negli spettacoli sono stati costruiti all’interno del
Laboratorio DArt, uno spazio di espressione creativa dedicato a giovani artisti con disabilità.
“Con il Teatrino di Lunaria – spiega Alessandra Licata – vorremmo avvicinare i bambini ai diversi linguaggi dell’arte in maniera non convenzionale. Con quest’ottica, le fiabe popolari portate in scena attraverso l’opera dei burattini rappresentano un’attività che coinvolge sia i ragazzi che lavorano alla messa in scena dello spettacolo sia i bambini che vi assistono, in un’operazione di recupero della tradizione e allo stesso tempo di sperimentazione linguistica”.
Il Teatrino di Lunaria, “spazio magico di storie e musica”, può contare sulla collaborazione e sull’esperienza di professionisti nel campo teatrale e pedagogico: oltre alle socie fondatrici (Francesca Billè, psicopedagogista; Serena Dascola, educatrice; Alessandra Licata, educatrice e videoartist) e a fianco del collettivo di artisti del Laboratorio DArt, fanno parte della compagnia Eleonora Bovo, attrice ed arte-terapista; Piero Botto, tecnico teatrale; Pierpaolo Cimino, musicista; Margherita Smedile, attrice di prosa e Isolina Vanadia, insegnante.